Progetto regionale "Il Debutto di Amleto": la mostra "La Cattedrale di Cartapesta" della Compagnia Bread & Puppet presso il Saloncino del Teatro della Pergola di Firenze [10 ottobre / 2 novembre 2002]

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2002 15:40
Progetto regionale

Il debutto di Amleto è un’iniziativa promossa dalla Regione Toscana e realizzata con la collaborazione dell’ETI - Ente Teatrale Italiano, del Teatro della Pergola di Firenze, della Biblioteca Teatrale Alfonso Spadoni e del Teatrino dei Fondi. Nelle prime due edizioni de Il debutto di Amleto sono state censite 272 compagnie (professioniste e non professioniste o che si avvicinano al professionismo ma che sono ancora "sommerse" rispetto al panorama regionale), sono stati prodotti cinque volumi che parlano di teatro e giovani, che censiscono l’esistente e che a volte guardano il futuro e sono state realizzate due rassegne al Teatro della Pergola con una selezione di spettacoli di chi aveva aderito all’iniziativa.

Dopo questa fase, assolutamente aperta a tutti, si definisce meglio il raggio di azione, limitando il lavoro futuro alle compagnie più giovani, ma continuando a rivolgere il progetto a tutti coloro che ritengono di avere il diritto e la voglia di mostrare il proprio lavoro davanti a pubblici diversi dai consueti. Per il 2002 viene proposta una eccezionale opportunità formativa, ma soprattutto una straordinaria esperienza di vita: un seminario con Peter Schumann e il Bread and Puppet, uno dei gruppi più straordinari del teatro americano, che sarà a Firenze grazie alla collaborazione tra la Fondazione AIDA di Verona e il Teatrino dei Fondi di San Miniato, con una splendida mostra allestita nel Saloncino del Teatro della Pergola.


Il seminario è rivolto a circa quaranta persone (attori, musicisti, cantanti, ecc.) e sarà condotto dalla figlia di Peter Schumann, Tamar, e da altri tre componenti della compagnia Bread and Puppet, Damiano Giambelli, Cristina Discacciati e Anke Küddelsmann. Nell’ambito del percorso si toccheranno tutti gli aspetti artistici legati al lavoro di questa straordinaria e storica compagnia teatrale americana.
Il seminario inizierà con una prima fase pratica: l’allestimento della mostra La Cattedrale di Cartapesta che si compone di sette "cappelle" (sarà inaugurata giovedì 10 ottobre e la si potrà ammirare fino al 2 novembre).


La seconda fase sarà artistica e rivolta alla creazione dello spettacolo che animerà la Cattedrale (anteprima venerdì 25 ottobre, repliche da domenica 27 a sabato 2 novembre, per un massimo di 80 persone, con prenotazione obbligatoria). Nella fase finale del seminario e al debutto sarà presente lo stesso Peter Schumann.
La Mostra, lo spettacolo e il catalogo
"I nostri dei sono di cartapesta" ha detto Peter Schumann.
Siamo alla fine, o meglio all’inizio, alla Cattedrale di cartapesta, creata nel 2000 per il padiglione dei "bisogni essenziali" all’Esposizione universale di Hannover: centinaia di sculture, pitture e incisioni su legno, dalle figurine molto colorate di 10 cm fino alle grandi figure di due metri di altezza.
Il Bread and Puppet ha realizzato questa cattedrale grazie al sostegno di Brot für die Welt, nel maggio del 2000, a partire dalle collezioni del museo del Bread and Puppet nel Vermont, ma anche con una serie di elementi costruiti sul posto con i materiali di recupero provenienti dal luogo dell’Esposizione Universale.


Lo spazio è sistemato come una successione di cappelle che lo fanno assomigliare ad una cattedrale. Ogni bisogno essenziale è rappresentato da una cappella di colore distinto, uno giallo e verde, l’altro con delle nuvole di marrone, o di rosa, di rosso o di nero e bianco. Ogni cappella è animata con l’aiuto di carrucole e di corde che sono utilizzate per produrre un suono, alzare un braccio o far agitare un piede.
Le cappelle sono in movimento quando c’è spettacolo. È qualcosa che assomiglia ad una celebrazione e si divide in due parti.

La prima inizia con una grande marionetta volante, che è sospesa al soffitto della cattedrale e che accoglie il pubblico, poi nelle cappelle avviene una dimostrazione dei bisogni essenziali. La seconda parte si svolge davanti al pubblico seduto ad una estremità della cattedrale.
Quando sarà possibile la marcia funebre condurrà il pubblico all’esterno, vicino al forno del pane costruito per l’occasione. L’inumazione dell’idea bacata avrà luogo vicino al forno, con la distribuzione del pane che chiude lo spettacolo.
Dopo Hannover la Cattedrale di cartapesta è stata realizzata in Francia, dal 31 luglio al 30 settembre 2001 al Festival Internazionale della Marionetta di Charleville-Mézières, lì la mostra è stata adattata ad uno spazio più piccolo.

In Italia, la mostra tornerà alla sua dimensione originale, iniziando il 10 ottobre 2002 dal Saloncino del Teatro della Pergola di Firenze fino al 2 novembre, per poi continuare in altre città.
In occasione dell’evento sarà presentato anche il libro-catalogo Bread & Puppet, a cura di Andrea Mancini, con scritti di John Bell, Maurizio Buscarino, Fabrizio Cruciani, Damiano Giambelli, Lia Lapini, Franco Ruffini, Giuliano Scabia, Peter Schumann, Massimo Schuster, Sergio Secci e con 32 pagine di foto di Maurizio Buscarino, edito nella collana Memorie del Teatro della Biblioteca Spadoni (Titivillus edizioni).



Bread and Puppet Theater
Quando nel 1971 fondò a New York il Bread and Puppet Theater, Peter Schumann introdusse l’uso di spartire con il pubblico del pane nero che preparava con farina macinata a mano. Schumann crede che il teatro dovrebbe essere essenziale alla vita quanto il pane. Alcuni dei suoi spettacoli sono fatti per essere presentati all’aperto in un’atmosfera da luna-park e con un centinaio di partecipanti, altri per essere rappresentati al chiuso da pochi attori.

Tutti si servono di fantocci, alti sino a cinque metri, e di attori mascherati. Gli spettacoli sono prevalentemente visivi, nei modi di un divertimento popolare accessibile a tutti. L’atmosfera è informale, lo stile esprime una semplicità infantile e c’è un clima di tenerezza che suscita negli spettatori il senso di far parte di una comunità. Gli spettacoli utilizzano a volte stendardi, fondali dipinti, "crankies", che raccontano una storia con immagini disegnate su un rotolo di carta che scorre da un rullo all’altro, musica folk – sia vocale sia strumentale – e possono anche comprendere una processione o una parata.
Benché l’intento del Bread and Puppet Theater non sia quello di sostenere una causa politica, Shumann dichiarava di voler convincere la gente a evitare le scelte politiche distruttive.

Il suo lavoro è una protesta contro gli effetti disumanizzanti della moderna vita urbana e del suo materialismo. Schumann è un pacifista e molte delle opere da lui create durante la guerra nel Vietnam erano atti di protesta contro la sua disumanità. A mans says goodbye to his mother (Un uomo dice addio a sua madre, 1968) viene rappresentato con pochissimo materiale scenico. Contrasta con questa breve opera The domestic resurrection circus (Il circo della resurrezione domestica), rappresentato per la prima volta nel 1970 e ripreso poi ogni estate, a partire dal 1974, in una verde vallata presso la fattoria di Schumann nel Vermont.


Gli spettacoli di Schumann sono generalmente immersi in un’atmosfera religiosa e molti di essi attingono da fonti religiose trame, simboli e personaggi. The cry of the people for meat (Il grido del popolo per la carne, 1969) si rifà alla Bibbia per presentare una serie di immagini dalla creazione del mondo alla crocifissione.
Il lavoro di Peter Schumann ha influenzato e stimolato molti giovani operatori teatrali americani e europei, che sono stati colpiti dall’impegno e dall’idealismo senza pretese degli spettacoli e ne hanno in parte adottato le tecniche.

Gruppi che emulano il lavoro del Bread and Puppet Theater sono sorti anche in luoghi lontani come la Germania e la California.

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